Il sito archeologico di contrada Cugno Case Vecchie è ubicato nel territorio di Noto (SR), nell’ex feudo Alfano, a circa 2,5 km a nord-ovest del moderno centro abitato di Canicattini Bagni (SR).
Esso si caratterizza per la presenza di importanti testimonianze di frequentazione umana che vanno dal Bronzo Antico fino all’epoca contemporanea. Si tratta di un altopiano, posto a circa 380 m s.l.m., circondato da piccoli canyon, all’interno del quale si conservano strutture ipogee, sia funerarie che abitative, che hanno contribuito a rendere straordinario l’impatto paesistico del sito.
La significativa e cospicua disponibilità di risorse naturali e fonti idriche ha incentivato, sin dalla preistoria, lo sfruttamento di questo territorio e lo sviluppo di insediamenti e attività produttive. L’area, già nota agli inizi del XX secolo, fu oggetto di prime, sommarie, descrizioni negli anni ’70, in riferimento a due tombe a forno databili al Bronzo Antico. Solo recentemente, tale territorio è stato oggetto di indagini a carattere topografico.
IPOGEO EBRAICO
L’analisi delle evidenze sepolcrali ha permesso di cogliere gli indizi di quei fenomeni insediativi e di quei processi sociali e religiosi che, a partire dall’età tardo antica, caratterizzarono in modo sempre più marcato il sito di Cugno Case Vecchie.
In particolare, l’individuazione di una camera sepolcrale con probabile connotazione ebraica rappresenta uno spunto di riflessione sulle interazioni tra ebrei e altri gruppi religiosi in questo territorio.
L’ambiente rupestre, ricavato in una parete del settore sud est del sito, è circondato da numerose tombe a fossa, alcune delle quali probabilmente coeve. Con ingresso rivolto ad ovest, la tomba a pianta irregolare comprende due camerette contigue che hanno subìto numerosi rimaneggiamenti.
All’interno, nelle pareti nord, est e sud, furono ricavati tre arcosoli dei quali si conserva parzialmente solo quello della parete est. Sull’intradosso della volta di questo arcosolio, è stata individuata l’incisione di un candelabro eptalicne stilizzato, del quale si distinguono quattro dei sette bracci originari. Al di sopra della menorah sono presenti ulteriori incisioni di difficile interpretazione per via del cattivo stato di conservazione. Nonostante ciò, alcuni dei simboli incisi sembrano vicini alla rappresentazione stilizzata del corno di montone (shofar), simbolo accessorio scalfito frequentemente accanto i candelabri.
PROGETTO “ARCHEOLOGIA DI UN TERRITORIO”
Il sito di Cugno Case Vecchie prende il nome da un antico casolare, dal dubbio inquadramento cronologico, che sorge a est dell’altura. Al suo interno si conservano un magnifico acquedotto rupestre, numerose necropoli preistoriche (alcune di esse con prospetto monumentale), complessi sepolcrali (tombe a fossa, ad arcosolio, ipogeiche) datati tra l’età ellenistica e tardo antica, nonché chiese e insediamenti rupestri, dotati di strutture produttive.
Il progetto “Archeologia di un territorio” nasce con l’obiettivo di chiarire problematiche significative per l’archeologia del paesaggio dei monti Iblei ed è indirizzato alla sperimentazione di sistemi integrati per la conoscenza e la gestione dei dati.
L’acquisizione di nuove informazioni, l’analisi e la loro interpretazione rimangono le priorità del progetto, sia ai fini della ricerca scientifica nonché della programmazione di attività finalizzate ad inserire il sito in un percorso virtuoso che coinvolga gli enti operanti nel settore dello sviluppo rurale. In linea con il Piano strategico per il turismo 2017-2023, in cui «delocalizzazione» e «destagionalizzazione» rappresentano le sfide principali, il sito di Cugno Case Vecchie si pone come una “destinazione emergente” indirizzata verso una forma di turismo sostenibile che privilegia luoghi minori e aree rurali.
GIS
Il GIS (Geographic Information System) rappresenta un insieme complesso di componenti hardware, software, ma anche umane ed intellettive, attraverso cui è possibile acquisire, immagazzinare, processare, analizzare, visualizzare e restituire informazioni derivanti da dati geografici.
Caratteristica del GIS è la capacità di georeferenziare i dati, ovvero di attribuire ad ogni elemento le sue coordinate spaziali reali. Questa procedura permette di posizionare, mediante punti a coordinate note, i dati spaziali nella rispettiva zona del territorio reale, seguendo un determinato sistema di riferimento, cioè quello in cui è realmente situato l’oggetto.
Sfruttando le risorse fornite da questo strumento, il team dell’associazione ha realizzato un progetto di ricerca, tutt’ora in corso, mirato alla realizzazione di una piattaforma digitale capace di archiviare, gestire ed analizzare, su base geospaziale, i dati di interesse archeologico relativi al territorio di c.da Cugno Case Vecchie (Noto, SR) e delle aree limitrofe. Il risultato è stato la creazione di un prodotto utile sia in ambito scientifico, che nella pianificazione dello sviluppo rurale. Attualmente sono state registrate più di 300 evidenze archeologiche rupestri di carattere abitativo, produttivo e funerario, distribuite su circa 90 ettari di territorio. A tale operazione è seguita la realizzazione di numerose carte tematiche per singole fasi storiche, per tipologie di strutture e rinvenimenti, nonché su problematiche specifiche (topografiche, insediative, etc.) emerse durante lo svolgimento dei lavori. Attraverso sistemi di datazione multilivello, si stanno affrontando e cercando di risolvere fondamentali questioni cronologiche, di riutilizzo e di rifunzionalizzazione, delle numerose evidenze archeologiche che caratterizzano questo sito.
La futura creazione di un WebGIS, offrirà importanti contributi nel campo della tutela e pianificazione territoriale a quanti, Soprintendenza ed Enti per lo sviluppo rurale, operano quotidianamente sul territorio.
In linea con il Piano Strategico per il turismo 2017-2023, in cui «delocalizzazione» e «destagionalizzazione» rappresentano le sfide principali, Cugno Case Vecchie si pone infatti come una “destinazione emergente” indirizzata verso una forma di turismo sostenibile che privilegia luoghi minori e aree rurali. Pertanto, tale territorio necessita di una concreta attività di valorizzazione e presentazione al vasto pubblico (comunità locale, turista di passaggio, etc.), in maniera tale che esso impari ad apprezzare, rispettare e difendere un Patrimonio sentito come bene proprio e dell’umanità tutta.
Un progetto ambizioso, dunque, che crede nell’importanza e nel ruolo strategico che il Cultural Heritage deve giocare nella pianificazione del futuro delle comunità locali.
FUMETTO
Cugno Case Vecchie è stato anche il sito che ha ispirato la creazione del fumetto Plinio. Storia naturale di Cugno Case Vecchie (Noto, SR). Tale prodotto si inserisce pienamente nella strategia adottata dal team dell’associazione, orientata verso una comunicazione culturale efficace, multiforme e declinata secondo le diverse categorie di utenti. Plinio è un giovane naturalista che ama passeggiare, nuotare, immergersi, volare ma soprattutto leggere la natura. Ogni dettaglio, forma e presenza diventano, per Plinio, un indizio e una chiave di lettura per la comprensione degli eventi naturali passati e presenti. Le informazioni provenienti dal passato si devono allo studio delle rocce; in particolare alcune di queste rocce sono caratterizzate dalla presenza di fossili che permettono di datare le formazioni rocciose che li contengono e risalire agli ambienti in cui esse si sono formate. E proprio i fossili ci dicono che l’area attualmente occupata dalla Sicilia, nell’intervallo temporale fra i 260 milioni e i 6,5 milioni di anni era caratterizzata da un dominio marino. Solo dopo i 6,6 milioni di anni cominciarono ad emergere porzioni di territori sempre più vaste. Il nostro racconto inizia quando la Sicilia era il fondo di un mare e in parte ancora in soluzione nell’acqua di mare. Le scienze, a partire da quelle naturali, biologiche e geologiche, dovrebbero aprirsi a un dialogo con il grande pubblico e a buon ragione il fumetto, come genere letterario, potrebbe diventare uno dei veicoli elettivi per la diffusione di una coscienza ecologica verso la natura sempre più cagionevole e aggredita ferocemente dal genere umano. Il fumetto vuole essere un mezzo per avvicinare chiunque alle tematiche naturalistiche ed è stato ispirato da un progetto del Consiglio Nazionale delle Ricerche dal nome Comics & Science il quale propone una divulgazione scientifica, a fumetti, dei principali temi delle Scienze fisiche e matematiche.